La stevia Rebaudiana è una pianta perenne, che non resiste al gelo e teme particolarmente i climi molto freddi.
Per questo è consigliabile la sua coltivazione in vasi che d'inverno possono essere riposti in luoghi con clima più confortevole.
Preferisce terreni smossi e quindi e poco consigliata nei terreni coltivati a prato; gradisce un clima soleggiato o semisoleggiato.-
E' possibile riprodurla con i semi o per talea con discreto successo.
La pianta è conosciuta da secoli tra le popolazioni indigene del sudamerica che la utilizzano sia come dolcificante che come medicinale.
In Europa, fino al 2010 ne era consentito l'uso come integratore dietetico e non come ingrediente o additivo alimentare, in quanto si riteneva contenesse sostanze cancerogene, ma dal 2010, l'Unione Europea ne ha stato consentito l'uso anche come "food additive".
particolare della pianta |
Questo fatto, considerando che la stevia è stata utilizzata per secoli nei paesi dell'america latina senza incrementi apprezzabili sull'aumento dei casi di malattie, ha fatto pensare a lungo si trattasse di un enorme cospirazione delle multinazionali dei dolcificanti.-
Ma passiamo ora alla coltivazione di piccole quantità, utili ad uso familiare o di semplice passione.
Acquistate la vostra piantina da vivaisti competenti e fatela crescere come detto in un vaso annaffiandola costantemente e possibilmente smuovendo il terreno del vaso.
Quando sufficientemente alta, tagliate i rami, metteteli a seccare magari in un sacchetto per il pane o in un sacco di tela in modo che si secchino senza marcire.
i rami con le foglie essiccati |
Una volta seccate staccate le foglie, macinatele ed utilizzate quanto ottenuto come dolcificante.
Dopo la macinatura è possibile che la vostra stevia non si presenti completamente polverizzate, quindi utilizzando normalissimo passino, potete ulteriormente selezionare solo la polvere di quanto macinato.-
La stevia, ha un potere dolcificante tra 150 e 320 volte quello del saccarosio e quindi ne occorre una quantità assolutamente inferiore.
quantità corrispondente circa ad un cucchiaino di normale zucchero |
Considerazione:
non ho alcun interesse a parlare della questione del boicottaggio, ma il fatto che sia stata a lungo osteggiata una pianta che che dolcifica con zero calorie, non provoca carie, non necessita di zuccherificio per la raffinazione, può essere utilizzata dai diabetici, mi fa venire più di un sospetto.
Leggendo in giro per i vari siti ho scoperto una cosa interessante sempre a questo riguardo: lo stevioside ha una particolare stabilità chimica, il che significa che passa inalterato nel tratto gastrointestinale dell'uomo e quindi non da assuefazione, non crea dipendenza e non da problemi ai diabetici.
Non so se tutto questo sia vero, l'ho letto in giro per i vari siti, senza trovare alcuna teoria contraria, e questo incrementa ulteriormente il sospetto della cospirazione.
Un ultima considerazione riguarda il fatto che ad osteggiare la stevia siano principalmente le grandi multinazionali e le industrie farmaceutiche.
Le prime con evidente interesse ad utilizzare dolcificanti che danno assuefazione e dipendenza, le seconde per gli imperi economici che si possono costruire intorno alla "dolcificazione" degli alimenti per diabetici.
Dette tutte queste cose, non ho nessuna intenzione di convincere nessuno a fare nulla... solo che come scriveva un vecchio vate dell'appennino tosco emiliano..."ho eroi poveri...e che si chiedono troppi perchè!".
Un ultima raccomandazione, NON ESAGERATE NEL SUO UTILIZZO, ma rispettate le dosi consigliate dalla FAO e dall'OMS che hanno stabilito una dose massima giornaliera di 2mg/kg di peso corporeo di steviolo.
Quantità naturalmente soggetta a variazioni.
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